Relativa alla realizzazione, alla modifica o al potenziamento delle seguenti opere:
- aeroporti, aviosuperfici, eliporti;
- strade di tipo A (autostrade), B (strade extraurbane principali), C (strade extraurbane secondarie), D (strade urbane di scorrimento), E (strade urbane di quartiere) e F (strade locali), secondo la classificazione di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e successive modificazioni;
- discoteche;
- circoli privati e pubblici esercizi ove sono installati macchinari o impianti rumorosi;
- impianti sportivi e ricreativi;
- ferrovie ed altri sistemi di trasporto collettivo su rotaia.
- Valutazione previsionale di clima acustico ai sensi dell’art.8 Legge 26 Ottobre 1995 n.447
E’ fatto obbligo di produrre una valutazione previsionale del clima acustico delle aree interessate alla realizzazione delle seguenti tipologie di insediamenti:
- scuole e asili nido;
- ospedali;
- case di cura e di riposo;
- parchi pubblici urbani ed extraurbani;
- nuovi insediamenti residenziali prossimi alle opere di cui al comma 2 (opere soggette a valutazione di impatto acustico).
- Verifica requisiti acustici passivi ai sensi del DPCM 5/12/97 e verifiche acustiche in opera
Il presente decreto, al fine di ridurre l’esposizione umana al rumore, determina i requisiti acustici:
- delle sorgenti sonore interne agli edifici
- degli edifici e dei loro componenti in opera
Sono componenti degli edifici le partizioni orizzontali e verticali.
Sono sorgenti sonore interne agli edifici:
- i servizi a funzionamento discontinuo quali ascensori, scarichi idraulici, bagni, servizi igienici e rubinetteria
- i servizi a funzionamento continuo quali gli impianti di riscaldamento, aerazione e condizionamento
Parametri che caratterizzano i requisiti acustici passivi degli edifici:
a. Indice di valutazione del potere fonoisolante apparente di partizioni fra ambienti R’w (dB)
b. Indice di valutazione del livello di rumore di calpestio di solai normalizzato L’n,w (dB)
c. Indice di valutazione dell’isolamento acustico standardizzato di facciata D2m,nT,w (dB)
d. Per i servizi a funzionamento discontinuo: livello massimo di pressione sonora, ponderata A, con costante di tempo slow LASmax (dBA)
e. Per i servizi a funzionamento continuo: livello equivalente di pressione sonora, ponderata A, LAeq (dBA)
Per il calcolo previsionale dei parametri sopra citati si utilizza il Software di calcolo Sonido Pro di Microbel.
- Documentazione di collaudo in opera ai sensi dell’art. 8 Legge 26 Ottobre 1995 n.447
Verifica in opera di requisiti acustici passivi degli edifici e collaudo di impianti elettroacustici a servizio di locali e feste.
Strumentazione utilizzata: fonometro integratore 01dB Mod. Solo, calibratore 01dB Mod. Cal 21, microfoni 01dB mod. Type40AQ, generatore di rumore da calpestio 01dB CalpestOne, cassa piana, dodecaedro e amplificatore.
Software di acquisizione ed elaborazione dati: dB Bati e dB Trait di 01dB.
- Relazione tecnica relativa a caratterizzazione ed ottimizzazione dei requisiti acustici, in particolare del tempo di riverbero
Gli elementi presenti all’interno di un ambiente chiuso (pareti, arredamenti, persone, ecc.) condizionano la propagazione acustica, poiché assorbono in diversa misura l’energia sonora che incide su di loro. Tali fenomeni possono alterare e deteriorare la qualità del suono percepito dal ricettore, causando ad esempio il degrado della comunicazione verbale o dell’ascolto della musica.
Il Tempo di Riverbero rappresenta l’indicatore fondamentale della qualità acustica di una sala. La riverberazione è infatti una condizione naturale della fruizione acustica di un ambiente chiuso, ma essa va, per così dire, opportunamente “dosata” per evitare effetti indesiderati.
Col termine riverbero quindi si intende la persistenza del suono in un ambiente chiuso, dopo che la sorgente sonora ha cessato di irradiare, a causa della riflessione continuata dell’onda sonora sulle pareti.
Il sistema più comune per cambiare il tempo di riverbero è quello di variare le unità assorbenti presenti nell’ambiente, è importante valutare in sede di progettazione, che questi materiali hanno dei coefficienti di assorbimento che variano alle varie frequenze e che, di conseguenza, assorbono il suono più per quelle frequenze ove hanno alto il loro valore di coefficiente dì assorbimento.
- Valutazione di esposizione al rumore ai sensi del D.Lgs. 81 del 9/4/2008 aggiornato al D.Lgs. 106 del 3/8/2009
La valutazione del rischio in ambiente di lavoro è normata dal D.Lgs. 81/2008 e successive modifiche dando attuazione alla direttiva 2003/10/CE. In base all’articolo 190 del suddetto Decreto Legislativo il datore di lavoro deve valutare l’esposizione professionale quotidiana personale di ogni singolo lavoratore. Al calcolo di tale parametro si può pervenire attraverso la misura della rumorosità delle macchine ed attrezzature presenti in azienda rapportate poi al tempo di permanenza del lavoratore sul posto di lavoro. I parametri da valutare sono il livello equivalente in dB(A) ed il livello di picco in dB(C):
- Livello Equivalente <= 80 dB(A) e <= 135 dB(C): non vi è nessun obbligo.
- Livello Equivalente compreso tra 80 e 85 dB(A) e tra 135 e 137 dB(C):
- Valutazione del rischio.
- Formazione (informazione ed educazione) a tutti i lavoratori.
- Fornitura di dispositivi di protezione individuale.
- Controllo sanitario su richiesta del lavoratore o se ritenuto opportuno dal medico competente.
- Livello Equivalente compreso tra 85 e 87 dB(A) e tra 137 e 140 dB(C):
- Programma di bonifica ambientale.
- Obbligo all’uso di DPI auricolari (tappi o cuffie).
- Controllo sanitario obbligatorio.
- Livello Equivalente > 87 dB(A) e > 140 dB(C) (considerare questo parametro con dispositivo di protezione individuale indossato):
- Questi parametri non devono essere mai superati e nel caso contrario fanno scattare l’obbligo di misure immediate.
- Simulazione con cad acustico, software CadnaA di DataKustik
Programma di calcolo, dedicato alla previsione e alla valutazione del rumore nell’intorno di varie tipologie di sorgenti sonore (insediamenti industriali, strade, ferrovie, aeroporti, parcheggi, ecc…).
È in grado di simulare un gran numero di scenari complessi tenendo in considerazione i principali parametri che influenzano l’emissione di rumore e la sua propagazione nell’ambiente esterno quali l’orografia del terreno, la presenza di edifici e di barriere e di riprodurli in tre dimensioni.
- Classificazione acustica di unità immobiliari ai sensi della UNI 11367:2010
La classificazione acustica di una unità immobiliare, per il momento facoltativa, basata su misure effettuate al termine dell’opera, consente di informare compiutamente i futuri utenti sulle caratteristiche acustiche della stessa. Tutte le fasi che convergono nel processo realizzativo dell’opera sono determinanti ai fini del risultato acustico: la progettazione, l’esecuzione dei lavori, la posa in opera dei materiali, la direzione dei lavori, le eventuali verifiche in corso d’opera, ecc.
In fase progettuale risulta, quindi, di particolare importanza realizzare uno studio previsionale dei requisiti acustici passivi che riesca a stimare al meglio possibile le prestazioni da riscontrare a fine lavori. I calcoli previsionali possono essere eseguiti adottando le indicazioni riportate nelle norme serie UNI EN 12354 e nel rapporto tecnico UNI/TR 11175. Per ottenere in opera valori paragonabili ai risultati definiti nel progetto, è di fondamentale importanza che il progetto stesso descriva con adeguato dettaglio i particolari costruttivi e le modalità di corretta esecuzione dei lavori e che nella fase realizzativa di cantiere vengano messi in atto gli opportuni controlli. Ciò per evitare che errori di posa possano comportare scostamenti, anche rilevanti, tra valutazione previsionale e risultato finale. A tal fine possono essere di ausilio anche le indicazioni riportate nella UNI 11296.
Misurazioni eseguite anche in corso d’opera consentono di attuare eventuali interventi correttivi nel caso in cui quanto misurato non collimi con gli obiettivi prefissati. È opportuno che la progettazione dei requisiti acustici, i controlli in corso d’opera e le misurazioni strumentali vengano eseguiti da tecnici con adeguata competenza in acustica edilizia.
La presente norma definisce, in riferimento ad alcuni requisiti acustici prestazionali degli edifici, i criteri per la loro misurazione e valutazione. Su tale base la norma stabilisce inoltre una classificazione acustica (in riferimento ad ognuno dei requisiti), per l’intera unità immobiliare (salvo alcune tipologie). È infine proposta una valutazione sintetica (con un unico indice descrittore) dell’insieme dei requisiti per unità immobiliare.